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KPI: definizione ed esempi di indicatori chiave di prestazione

Web Marketing

KPI: definizione ed esempi di indicatori chiave di prestazione

Cosa sono i KPI e perché utilizzarli per monitorare l'efficienza delle proprie attività aziendali.

I KPI (key performance indicators) o, in italiano, gli indicatori chiave di prestazione, sono indicatori numerici di performance utilizzati dalle imprese per misurare il rendimento di attività svolte in un determinato ambito aziendale, in relazione agli obiettivi predeterminati. Nell'online marketing l'individuazione e la misurazione dei KPI è un'attività imprescindibile.
Una volta definiti gli obiettivi, ogni azienda deve scegliere i KPI da tenere in considerazione. 

Questi devono essere monitorabili, quantificabili e comparabili, per far sì che si possa capire se si sta svolgendo bene il proprio lavoro e poter analizzare i progressi effettuati.
Per essere comparabili, ovviamente, i KPI devono rimanere gli stessi nel tempo, in modo tale da riuscire a fare un confronto a distanza di mesi o anni.

Come monitorare i KPI

I principali KPI utilizzati nel web marketing

Nonostante ogni azienda dovrebbe definire i propri KPI in base agli obiettivi prefissati, ci sono alcuni indicatori generici ricorrenti che possono risultare utili per la nostra strategia digitale.
Elencarli tutti non sarebbe possibile, quindi ecco alcuni dei KPI più importanti e ricorrenti:

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  • ROI: (Return On Investment) ovvero quanto rende il capitale che è stato investito. Il ROI è uno degli indicatori più importanti e utilizzati in assoluto.
     
  • Conversion Rate: non è nient’altro che il tasso di conversione, cioè la percentuale di visitatori unici che hanno portato a termine una conversione sul sito.
     
  • CPA: (Cost per Acquisition) ha a che vedere con la spesa per ottenere un’acquisizione, che normalmente è una vendita.
     
  • CTR: (Click-Through Rate) nelle campagne pubblicitarie online si riferisce al rapporto tra i click ricevuti da un annuncio e il numero delle impressioni, ovvero il numero di visualizzazioni.
     
  • CLV: (Customer Lifetime Value) consiste nel guadagno che può generare un cliente nel tempo ed è legato quindi al suo comportamento d’acquisto.
     
  • ROAS: (Return on advertising spend) è il ritorno sulla spesa pubblicitaria ed è utile a capire se una campagna ha funzionato o meno. Non è altro che il rapporto tra il budget speso e il guadagno ricevuto a fine campagna.

Come monitorare i KPI

Per poter fare una valutazione completa dei dati raccolti grazie all’analisi dei KPI è necessario effettuare delle misurazioni in un arco di tempo abbastanza lungo. Solo così si potrà avere un quadro di insieme chiaro e completo.

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Per tenere sotto controllo gli indicatori chiave di prestazione possiamo servirci degli strumenti di web analytics. Google Analytics è senz’altro uno dei tool da prendere in considerazione, visto che è gratuito e alla portata di chiunque possiede un sito web.

Una volta effettuate le misurazioni, molto utile può essere Google Data Studio, che consente di creare report e dashboard personalizzabili a partire dai dati raccolti.
Grazie alla possibilità di creare tabelle e grafici si potranno mettere in rilievo i KPI più importanti relativi alla propria strategia.

Hai già 
impostato la tua metodologia di analisi per poter misurare correttamente i progressi effettuati con la tua strategia?
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