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Mobile Commerce: l’evoluzione che (non) tutti si aspettano

Web Marketing

Mobile Commerce: l’evoluzione che (non) tutti si aspettano

Il settore Ecommerce in Italia non è mai stato così fiorente e sta subendo una rapida evoluzione verso il Mobile commerce (o M-commerce).

Fatturati in crescita, nuovi strumenti per promuovere prodotti e servizi, intelligenza artificiale e marketing automation sono solo alcuni aspetti di questa rivoluzione commerciale 4.0, a cui però non tutti sembrano essere pronti.

LO SCENARIO DIGITALE ITALIANO

In Italia passiamo quasi 6 ore al giorno navigando sul web, con 55 milioni di utenti che accedono regolarmente da diversi dispositivi. Nello specifico, dall’analisi fatta attraverso il report Digital 2019 realizzato da WeAreSocial.it in collaborazione con Hootsuite, emerge come in Italia nel 2018 ci sia stato un incremento dei contratti mobile che si è tradotto in un aumento della connettività tra le persone, soprattutto attraverso social (+2,9%) e un relativo incremento delle vendite Mobile commerce.

87% degli italiani utilizza lo smartphone, prevalentemente per messaggistica e fruizione di video in streaming

Questo bacino di utenza italiano rappresenta perciò un mercato di sicuro appeal, considerando come due italiani su tre eseguano acquisti online: il settore food e cura della persona sono quelli con maggiore crescita nel 2018, registrando un incremento rispetto al 2017 del 18%, mentre arredamento ed elettrodomestici si attestano al secondo posto con un +16%.

Per quanto riguarda l’interesse dimostrato per l’argomento Ecommerce, l’Italia mostra una grande attenzione per il settore, con qualche carenza però su termini un po' più specifici ma di altrettanta rilevanza, soprattutto in ottica Mobile Marketing.

Google Trends - Ecommerce in Italia

Google Trends - leggenda

Tra i termini più ricercati ci sono servizi rivolti a siti per Ecommerce come la logistica DHL o piattaforme di pagamento online come Nexi, a dimostrazione di un crescente interesse per il commercio elettronico anche per quelle zone non propriamente a vocazione tecnologica.

A sorpresa è il Mezzogiorno a dominare la classifica delle prime 5 regioni italiane per interesse dimostrato negli ultimi 12 mesi per l’argomento "Ecommerce", capitanate dal Molise e Basilicata.

GESTIRE UN ECOMMERCE: rischi e opportunità

La gestione dell’Ecommerce, assieme all'emergente Mobile commerce, è ormai diventato un lavoro di responsabilità non più delegabile ad anacronistiche figure come i webmaster factotum anni '90: ruoli come Ecommerce manager o Growth hacker sono tra i profili più ricercati in questi ultimi anni dalle aziende proprio per le loro competenze trasversali, da affiancare a figure più "operative" come programmatori php, sviluppatori front end, ecc.

Il nuovo professionista digitale deve avere profonda conoscenza delle metriche analitiche, saperle elaborare ed analizzare, deve conoscere e saper applicare quando serve tools per l’automazione, gestire campagne advertising su motori di ricerca e Marketplace, avere abilità di Copywriting e di UX design, anche da mobile.

Il rischio per le aziende è duplice: se da una parte esistono negozi online in Italia con diversi anni di esperienza alle spalle, ciò non significa che siano tra i più virtuosi nel proporre soluzioni al passo con i tempi, anzi.

Spesso sono anche quelli più reticenti al cambiamento, cullandosi su incrementi annui di fatturato dovuti all’allargamento della platea di acquirenti, e per molti di loro questo vuol dire solo una cosa: perdere quote di mercato a favore di competitor più verticalizzati e/o con maggiore impulso innovativo. Le regole del mercato insomma.

Clicca l'immagine per scaricare il pdf dell'infografica. Credits: Casaleggio Associati

LO STATO DELL’ECOMMERCE IN ITALIA

 

La regola delle 5A: ottimizzare la customer journey per massimizzare il ROI

Tra i fattori più penalizzanti nel 2018 per gli Ecommerce italiani c’è stato sicuramente l’influenza del Mobile Marketing sulla customer journey, a favore di flessibilità, velocità e sicurezza nell’utilizzo del sito e nel processo d’acquisto.

Diversi siti di vendite online B2C e B2B italiani non stanno cogliendo a pieno l’opportunità generata dal Mobile, principalmente per mancanza di know-how dei decision maker e delle figure preposte alla pianificazione.

Una linea guida suggerita da Google per contrastare questo gap è l'implementazione delle cosidette 5A: Audience, Asset, Accesso, Attribuzione e Automazione.

1

Audience: conoscere il proprio pubblio target diventa fondamentale per poter inidirizzare il corretto messaggio. In questo contesto l'elaborazione di buyer personas consente di segmentare in maneira pù precisa le nostre tipologie di audience.

2

Asset: privilegiare contenuti e creatività semplici e di facile fruibilità su tutti i device. Google AMP è un progetto per realizzare contenuti digitali efficaci su tutti i touchpoint.

3

Accesso: massimizzare la portata dei messaggi, quindi la copertura, attraverso una diversificazione ragionata delle piattaforme advertising.

4

Attribuzione: utilizzare un modello di attribuzione può essere molto utile per individuare il canale marketing più redittizio.

5

Automazione: introdurre processi di automazione influisce in maniera positiva sulla gestione di dati, creatività e interazioni con i propri clienti.

Il Mobile rappresenta perciò un’opportunità incredibile per il settore delle vendite online. Secondo una ricerca commissionata da Mastercard e condotta da GFK Eurisko, gli italiani sono i primi in Europa per acquisti da mobile, sia per l’utilizzo di siti Ecommerce che di app di negozi online. 

Nello specifico il 47% dei nostri connazionali preferisce il Mobile commerce per i propri acquisti quotidiani, posizionandosi sopra la media dei cittadini europei che si ferma al 33%. Le ragioni di questa tendenza sono presto dette: la maggior parte degli italiani ritiene che il Mobile commerce sia più facile e veloce per eseguire transazioni online.

A buon imprenditore poche parole!