Nel momento in cui l'intenzione di acquisto è massima non basta farsi trovare sui motori di ricerca con un annuncio shopping, un annuncio di testo su Google o con un’inserzione Facebook.
Una campagna finalizzata alle vendite online o in store è influenzata dalla notorietà del Brand e dal comportamento online dei consumatori.
Ecco perché, per farci trovare dalle giuste persone e convincerle immediatamente all’acquisto con il messaggio giusto al momento giusto dobbiamo lavorare su 3 fattori che possono determinare il successo delle nostre campagne.
Secondo i dati Google, l’anno scorso il 54% (oltre la metà) delle ricerche sono avvenute da mobile.
Il mobile è ormai parte integrante della vita quotidiana delle persone.
Basta pensare che in media un possessore di iPhone sblocca il suo cellulare 80 volte al giorno (Fonte Tech Times, 20 Aprile 2016) e che, a livello mondiale, il 35% dei consumatori afferma che lo smartphone è di aiuto per fare acquisti durante le vacanze natalizie (Fonte “Facebook 2016 Holiday Study” by Ipsos Marketing").
Dobbiamo tenere a mente che le persone non fanno più differenza tra l’online e l’offline. I clienti prendono decisioni su cosa comprare e dove acquistare prima di recarsi in negozio: il 36% degli italiani che dispone di un accesso a internet ricerca online e acquista offline. (Fonte: The Consumer Barometer Survey 2014/15).
Facebook ha addirittura definito un nuovo tipo di utente: il “Merry Mobile-first Shopper”, ovvero colui che dichiara di voler acquistare la maggior parte dei regali da dispositivo mobile. In Italia sono poco più del 13% della popolazione (Fonte “Facebook 2016 Holiday Study” by Ispos Marketing").
Le entrate generate da metà novembre fino a dicembre da dispositivi mobili in Italia sono 0.7 miliardi di Euro e registrano una crescita del 45% rispetto all’anno precedente (Fonte: eMarketer - Christmas Retail Ecommerce Sales by Device, 2016).
Il mobile è la chiave per raggiungere i clienti e aumentare la revenue
Se non hai ottimizzato il tuo sito per il mobile, i prossimi mesi perderai una bella fetta degli acquisti.
Più conosciamo la nostra audience e più possiamo confezionare messaggi pertinenti e attrattivi. Gli strumenti che abbiamo a disposizione sono, a livello generale:
Ma dal nostro pubblico possiamo acquisire informazioni più dettagliate e pertinenti. Dobbiamo però analizzare con strumenti di web analytics le preferenze e i comportamenti della nostra audience. Google ci fornisce un codice di monitoraggio che ci dà la possibilità di analizzare i comportamenti degli utenti sul sito tramite Google Analytics. Definendo e monitorando i touch point, possiamo controllare l’esperienza dell’utente per agevolare la navigazione verso l’obiettivo stabilito. Un lavoro che richiede tempo e costanza, ma che ci consente di fornire un’esperienza veloce, personalizzata e integrata. Facebook traccia i suoi utenti con il Pixel di Facebook, tramite il quale possiamo fare campagne remarketing e retargeting e monitorare le pagine visitate e le azioni compiute sul tuo sito web di chi lo ha raggiunto tramite le tue campagne Facebook Ancora prima di attivare campagne Advertising preoccupiamoci di impostare un sistema efficace di customer care e di essere disponibili al dialogo sui social presidiati dalla nostra nicchia. Oggi il consumatore cerca aiuto online per arrivare ad acquistare e, se non siamo presenti dove ci interpella, perderemo tante occasioni. Dobbiamo perseguire l’obiettivo di notorietà presso una determinata nicchia, presidiando le piattaforme che tale nicchia frequenta e fornire contenuti fruibili da qualunque device. Teniamo a mente che il 51% degli utenti smartphone ha acquistato da un brand diverso da quello da cui aveva intenzione di acquistare, perché le informazioni fornite dal brand scelto sono state ritenute utili (Fonte: Mobile Traffic to Retailers Black Friday - Cyber Monday 2015, 2016). Ricordiamo sempre che mobile, analytics e social caring sono elementi necessari, ma non sufficienti per determinare il successo di una campagna di comunicazione. Non bastano strumenti e tattiche, bisogna individuare una strategia trasversale ai dispositivi usati e alle piattaforme frequentate dalla nostra audience.
